Continua la rassegna di presentazioni del libro “Luca Ometto, storia del fondatore di Libreriauniversitaria.it”. Il libro, disponibile sul nostro e-commerce sul portale Libreriauniversitaria.it, parla della storia dell’innovazione digitale fino ai nostri giorni, oltre che della nascita di Libreriauniversitaria.it, attraverso le parole di chi ha amato e conosciuto Luca Ometto.
Iscriviti all’evento “Luca Ometto, genio e solidarietà: Storia del Prometeo dell’innovazione digitale”, lunedì 15 Marzo ore 18.15.
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Parleremo di progresso e imprenditorialità, tra profili pubblici e privati, con il professore di deontologia Claudio Mattia Serafin. Modera Silvio Lenares.
Di seguito un contributo del prof. Serafin, sulla materia che tratteremo durante il webinar.
“La grandezza della figura professionale di Luca Ometto risiede proprio nell’aver incarnato l’imprenditore nel senso costituzionale del termine, ove nel relativo articolato della legge fondamentale italiana vengono richiamati i valori del lavoro (artt. 1 e 42), della solidarietà (art. 2), dell’utilità sociale di ciò che viene compiuto mediante l’opera umana.
A oggi il lavoro di Ometto è divenuto talmente pregnante, totalmente innestato nel nostro vivere civile da non essere quasi più percepito, proprio come l’aria che si respira: è parte integrante degli obiettivi intellettuali che siamo tenuti a raggiungere in questa vita.
Attingendo al catalogo di libreriauniversitaria.it, oggi, studenti, lettori o professionisti si dotano degli antichissimi strumenti del mestiere del sapere: i libri. Saggi, biografie, romanzi, raccolte di racconti. Poesie, diritto, economia, Storia. Medicina.
L’emozione di vedere un testo desiderato “in prenotazione”. Aspettare con ansia la sua uscita. Ricevere manuali nella propria abitazione.
Questo viaggio frenetico, questo rapporto d’amore tra la parola e la persona è del tutto frammentario, perché si compone del contributo di ognuno di noi alla costruzione di un autentico vivere civile, quasi impalpabile: sarebbe addirittura un peccato parlarne apertamente e sciuparne la bellezza. Ma per una volta vogliamo contraddire Wittgenstein e citare – addirittura testualmente – le cose ultime. Sarò onorato di affrontare tali grandi tematiche nel nostro convegno virtuale del 15 marzo. “